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PROGRAMMA

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IN COLLABORAZIONE CON:

Elezioni Comunali 2014

Programma elettorale della Coalizione del Centrosinistra:

“La Città che vogliamo”

Candidato Sindaco di Sarno Dott. Giuseppe Canfora

CODICE ETICO

 

Il codice etico definisce l’insieme di principi di condotta sulla base dei criteri di adeguatezza ed opportunità, in riferimento ad un determinato contesto culturale, sociale o professionale. Di seguito, si definiscono gli standard etici di comportamento:

 

-Principio di legittimità morale;

-Equità ed eguaglianza;

-Tutela della persona;

-Trasparenza, onestà, riservatezza ed imparzialità;

-Tutela dell’ambiente;

-Protezione della salute.

 

Il candidato Sindaco ed i candidati Consiglieri, qualora eletti, sottoscriveranno e si atterranno alle seguenti regole, che diventano tutt’uno con le regole etiche sopra descritte. Le stesse regole devono essere sottoscritte ed accettate da quanti altri saranno nominati per ricoprire ruoli di pubblici amministratori.I soggetti di cui sopra si impegnano a:

 

-Dimettersi in caso di sentenza di condanna di 1° grado nel giudizio penale o di sentenza di condanna definitiva della Corte dei Conti; Non cumulare cariche pubbliche istituzionali.

Inoltre, il Sindaco:

 

-Non potrà nominare come assessori quei Consiglieri comunali che abbiano cambiato partito in corso di mandato consiliare o che siano parenti ed affini, entro il secondo grado, di Consiglieri comunali in carica;

-Dovrà garantire la presenza femminile in tutti gli organismi istituzionali dell’ Ente.

 

 

Innanzitutto, è necessario:

 

-Verificare la possibilità di proporre una modifica dello statuto dell’Ente con la previsione del “referendum propositivo senza quorum”;

-Proporre al Consiglio comunale un regolamento per l’assegnazione dei beni confiscati alla camorra.

 

Inoltre, la Coalizione si impegna a:

 

-Ridurre il numero dei componenti la Giunta municipale e le Commissioni consiliari permanenti.

-Dimezzare le indennità di carica e gettoni di presenza previsti per tutte le cariche istituzionali (Sindaco, Assessori, Presidente del Consiglio comunale, Consiglieri comunali e componenti di Commissioni consiliari), il risparmio sarà destinato per fini sociali e culturali.

-Verificare la legittimità e la regolarità degli atti e dei procedimenti amministrativi adottati negli ultimi 5 anni, con particolare riferimento ai contratti per affidamento di fornitura di beni e servizi.

-Pubblicare sul sito istituzionale del Comune, all’inizio e fino al termine del mandato elettorale:

 

A)le situazioni patrimoniali/ dichiarazione dei redditi, ed i compensi percepiti, dal Sindaco, dagli Assessori, dai Consiglieri comunali e dei componenti del loro nucleo familiare,nonché del segretario comunale e del responsabile di area o di servizio e l’impegno a verificare la possibilità di estendere all’Ente Comune le stesse regole sulla trasparenza, già applicate per il personale dirigente della P.A.;

 

B) gli incarichi di consulenza affidati a terzi con l’indicazione dei relativi compensi;

 

C) gli emolumenti premianti stanziati ed effettivamente corrisposti per le performance/ obiettivi raggiunti dai dipendenti comunali;

 

D) le determinazioni dei Responsabili di area o di servizio, oltre alle deliberazioni di Giunta e di consiglio nel rispetto della privacy;

 

E) Il bilancio comunale.

PUNTO 1

INTENTI PROGRAMMATICI CONDIVISI

DALLA COALIZIONE

 

 

La riqualificazione del bilancio e l’ottimizzazione del fabbisogno organico sono condizioni necessarie per liberare risorse finanziarie utili per elaborare e realizzare progetti di sviluppo. Pertanto, bisogna:

 

-Razionalizzare i servizi, adeguando coerentemente il numero dei responsabili;

-Definire una nuova mappatura dei servizi, attraverso l’individuazione delle mansioni e la misurazione delle performance, in termini di efficienza ed efficacia, con assegnazione anche individuale di obiettivi di produttività;

-Abolire le indennità di servizio per i responsabili;

-Abolire le indennità di progetto;

-Ridurre gli emolumenti destinati alle prestazioni straordinarie;

-Unificare in un’unica responsabilità le attività negoziali per l’espletamento di gare d’appalto per forniture di beni e servizi;

-Applicare il criterio dell’”offerta tecnico e/o economica più vantaggiosa” per l’aggiudicazione delle gare d’appalto;

-Razionalizzare i costi per la telefonia (attraverso l’utilizzo di skype o altra tecnologia alternativa), per il software (attraverso la creazione di un open space), per l’energia elettrica (anche introducendo l’adozione di fonti di energia alternativa, es. pannelli solari, led,etc);

-Abbattere il contenzioso esistente, anche ricorrendo dove possibile ad attività transattive, introducendo la responsabilità oggettiva di coloro che hanno generato il contenzioso;

-Attivare un processo di internalizzazione delle attività di Antievasione e Recupero Crediti tramite l’istituzione di un apposito ufficio, tale da non ritenersi più necessario l’outsourcing con la Soget o ditte similari;

-Sburocratizzare la P.A., tramite l’adozione di un sistema informatico, che utilizza una piattaforma in rete, in grado di pianificare, programmare, organizzare, gestire e contabilizzare tutti i processi, le attività comunali, i cespiti, la manutenzione, le pratiche dell’ ufficio tecnico, ufficio legale, ufficio economico finanziario, ecc. Un sistema che sia capace di interagire, grazie a gerarchie di password prestabilite, con i cittadini, riducendo i flussi di persone che, con dispendio di tempo e risorse, si recano presso la sede comunale. L’abbattimento del livello di burocrazia avrebbe un impatto virtuoso sui tempi, sulla trasparenza, sui costi di gestione, sulle risorse umane, ecc, liberando risorse preziose per essere utilizzate per altre necessità;

-Attivare un Sistema Qualità, che renda tracciabili, efficienti ed efficaci i processi, le attività ed il prodotto finale, generando soddisfazione nei cittadini. Lo stesso grado di soddisfazione, infatti, dovrà essere monitorato e misurato mediante attività di Customer Care.

PUNTO 2

BILANCIO E GESTIONE DEL

PERSONALE AMMINISTRATIVO

 

 

Occorre favorire la partecipazione attiva dei cittadini alla gestione amministrativa del Comune attraverso i seguenti strumenti:

 

-Il bilancio partecipato;

-Il sistema di monitoraggio della qualità urbana, degli arredi e della viabilità;

-I referendum consultivi;Le consultazioni trimestrali di quartiere;

-I laboratori tematici, con il supporto di giovani laureati in possesso di competenze specifiche ed in collaborazione con le Università;

-L’attivazione di borse di studio per tesi di laurea inerenti a temi specifici, individuati dai succitati laboratori tematici.

PUNTO 3

PARTECIPAZIONE ATTIVA

 

 

L’elaborazione e l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC) avverrà sulla scorta degli indirizzi forniti, a suo tempo, dall’ arch. Stefano Boeri e previa consultazione dei cittadini sarnesi con appositi quesiti.

 

Esso deve essere redatto per dare alla città uno strumento indispensabile per la programmazione del suo sviluppo urbanistico sociale ed economico, avendo come idea di base: la creazione della filiera agro-alimentare, la tutela e la conservazione del patrimonio boschivo e dei corsi d’acqua del fiume Sarno, la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, lo sviluppo delle energie e della mobilità sostenibile, il soddisfacimento del bisogno abitativo delle fasce meno abbienti della popolazione.

 

E’ necessario avviare una politica che consideri il territorio ed il paesaggio come una risorsa inestimabile, da salvaguardare e difendere.Il territorio deve essere ridefinito cercando di:

 

-Promuovere l’aggregazione dei terreni agricoli atti alla produzione agroalimentare, concedendo una capacità edificatoria nel comparto destinato ad essa;Attuare una revisione del Piano Commerciale comunale, di concerto con le associazioni di categoria;

-Attuare una Riqualificazione urbana della Città, in termini di illuminazione, rete fognaria, marciapiedi, strade, cimitero;Promuovere la creazione di parchi, waterfront e zone umide;

-Promuovere la realizzazione delle aree pedonali e delle piste ciclabili;

-Modificare il Regolamento Edilizio nella direzione della bioedilizia e dell’efficientamento energetico (pannelli solari; recupero delle acque; etc);

-Realizzare parcheggi fuori dal perimetro urbano della città, ridefinendo la scelta gestionale ed il sistema tariffario;

-Destinare il 75% della capacità edificatoria concessa (900 unità abitative) nella realizzazione di alloggi in ERP, Housing Sociale e Cooperative Edilizie;

-Elaborazione del PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) e dei PISU (Piani integrati per gli Spazi Urbani).

PUNTO 4

SVILUPPO DEL TERRITORIO

 

 

Filiera Agrolimentare

 

Lo sviluppo della Filiera Agroalimentare deve essere perseguito attraverso diverse fonti di finanziamento (ad es.il Project Financing, il FESR; etc.), nonché agendo su cinque importanti fattori, ossia:

 

-Incentivando l’aggregazione dei produttori agricoli in forme associate d’impresa (cooperative; consorzi; OP; etc.);

-Creando una struttura logistica a supporto della produzione primaria e dell’industria conserviera (trasformazione del vecchio mercato ortofrutticolo in Centro Agroalimentare);

-Creando un supporto formativo e consulenziale agli attori della filiera;

-Favorendo la nascita di un vero e proprio distretto che supporti l’attuazione di politiche di marketing;

-Sostenendo la nascita e lo sviluppo dell’indotto;

-Creando e migliorando la logistica di supporto, quale: il mercato ortofrutticolo; lo snodo autostradale e ferroviario.

 

Commercio

 

Nonostante la sua baricentrica posizione, Sarno potrebbe essere considerata non solo come una città di “passaggio” ma anche come vero e proprio punto focale per il commercio attraverso:

 

-La realizzazione di aree pedonali nel centro storico ed in buona parte del paese;

-La creazione di un centro commerciale naturale;La programmazione di eventi attrattivi;

-L’adozione di politiche atte a fidelizzare i clienti (concorsi, raccolta punti, fidelity card, etc);

-La realizzazione della logistica di supporto, ossia: parcheggi, navette, etc.

 

Turismo 

 

Sarno è posizionata a pochi km da alcuni tra i più importanti centri turistici della Campania.

In termini di marketing strategico, bisognerebbe elaborare un’offerta che vada incontro ad un target compreso tra i 25 ed i 45 anni, incentivando un turismo low cost che possa garantire un flusso turistico “inclusivo”, non discriminante e costante nel corso dell’anno attraverso la realizzazione di B&B, agriturismi o country house. Quindi:

 

-Creare un sistema di rete tra le diverse strutture ricettive, che dovranno essere coordinate da un organismo che supporti: la gestione multimediale dell’incoming, la diffusione pubblicitaria, la gestione di servizi aggiuntivi (trasporto, convenzioni, creazione di itinerari), gli accordi con i tour operator;

-Favorire lo start up di nuove strutture attraverso forme di fiscalità agevolata e prestiti a tasso zero; Creare un’agenzia locale di sviluppo, sotto la forma giuridica di società cooperativa, che si occupi della valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico e culturale della Valle del Sarno (Progetto ad hoc utilizzando tutti i giovani laureati in Conservazione dei Beni Culturali di Sarno, con la supervisione di un bravo professore universitario);

-Stipulare convenzioni e sconti con le società che si occupano del trasporto locale e regionale (Circumvesuviana, FFSS, linee marittime per isole minori, etc.) e con la direzione dei parchi archeologici (Pompei, Ercolano, Paestum, Velia, etc.).

PUNTO 5

SVILUPPO  ECONOMICO

 

 

La tutela dell’ambiente è condizione necessaria per lo sviluppo della filiera agro-alimentare e del turismo. Occorre, quindi:

 

-Riorganizzare il ciclo integrato dei rifiuti attraverso la costituzione dell’azienda speciale, dell’isola ecologica, della raccolta porta a porta, dei consorzi di filiera, delle compostiere domestiche e non domestiche;

-Rimodulazione dei Regolamenti Comunali in merito alla gestione dei tributi, in quanto cittadini devono pagare in misura proporzionale al servizio effettuato, sia in quantità che in qualità (es. conferimento rifiuti pesato e nominativo, non a mq e per persona, ecc)

-Bonificare i siti ed intraprendere una lotta contro gli sversamenti abusivi;

-Promuovere un efficientamento energetico degli edifici attraverso la costruzione di pannelli solari, l’utilizzo di energia geotermica, etc;Realizzare il completamento della rete fognaria, dei collettori e dei depuratori;

-Sostituire l’attuale illuminazione pubblica con quella a led;

-Istituire il registro dei tumori;

-Favorire il riutilizzo di terreni confiscati alla camorra per la realizzazione di “orti comunali” coltivati dai residenti, in modo tale da incrementare le aree verdi e favorire lo sviluppo di un’economia etica a vantaggio diretto della comunità, attraverso la partecipazione, la socialità, l'aggregazione, la collaborazione e lo scambio di esperienze.

-Sviluppare la cultura della tutela ambientale, in speciale modo in ambito scolastico;

-Programmare specifiche attività di rimboschimento, con la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi;

-Assicurare il monitoraggio delle condizioni del territorio e la puntuale manutenzione e pulizia delle opere post alluvione e dei fiumi. Valorizzare gli stessi per la pratica sportiva, ricreativa e culturale. A tal fine sottoscrivere specifici Accordi di programma e/o Convenzioni con la Regione Campania, la Provincia di Salerno, il Consorzio di Bonifica.

PUNTO 6

AMBIENTE E RISPARMIO 

ENERGETICO

 

 

Con lo sfruttamento delle proprie sorgenti da parte dell’Acquedotto Campano, la nostra Città sta ricevendo solo danni, senza alcuna contropartita. I nostri cittadini, per questo saccheggio ambientale, dovrebbero essere esentati dal pagamento dell’acqua o, almeno, ricevere un compenso (royalty), per far fronte ai danni dei fabbricati (fenomeno della subsidenza) oltre che allo scempio del territorio Pertanto, è necessario:

 

-Attuare delle politiche di riduzione dell’attuale sistema tariffario, fortemente penalizzante per i suoi costi sociali;

-Adottare una gestione diretta del servizio idrico da parte del Comune di Sarno in associazione con i Comuni limitrofi;

-Continuare la battaglia per lo “Status speciale” per Sarno sull’acqua.

PUNTO 7

GESTIONE DEL SERVIZIO

IDRICO

 

 

I lavori pubblici devono essere programmati in simbiosi con le opere di manutenzione ordinaria (ossia, programmata e correttiva) e straordinaria, per scongiurare la duplicazione di interventi ed una bassa qualità delle opere realizzate. Nello specifico, è necessario:

 

-Adottare il metodo dell’”Appalto Integrato” per bandire gare, in modo tale da evitare contestazioni da parte della ditta appaltatrice durante l’esecuzione delle opere;

-Stabilire gli obblighi e le sanzioni spettanti al responsabile del servizio del Comune.

PUNTO 8

LAVORI PUBBLICI E

MANUTENZIONE

 

 

Bisogna intraprendere delle politiche atte a creare:

 

-Il riequilibrio della gestione economico – finanziaria dell’ Ente;

-L’utilizzo razionale dei finanziamenti europei, statali e regionali;

-La riduzione del carico tributario (TARSU/TARES, ICI/IMU, Addizionali IRPEF) con una effettiva e reale ricognizione degli evasori totali e parziali, una verifica di congruità dei canoni di locazione degli immobili di proprietà comunale e delle concessioni e autorizzazioni comunali;

-La costituzione di un apposito ufficio (già previsto, ma mai attivato, dal vigente Regolamento delle aree e dei servizi) con il compito di studiare ed elaborare specifiche progettualità per l’ accesso ai finanziamenti europei, statali e regionali;

-Il potenziamento dell’Ufficio Tributi

PUNTO 9

POLITICHE FINANZIARIE E

TRIBUTARIE

 

 

Dare delle risposte al mondo del lavoro, cui si accede troppo tardi e senza vere prospettive, dove la precarietà e lo sfruttamento non sono più solo la triste realtà di una generazione che viene derubata del futuro, ma drammi sempre più presenti anche nella vita di molte donne e uomini maturi. Pertanto, occorre:

 

-Favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, attraverso delle indagini sui fabbisogni formativi e professionali, che consentano di individuare le richieste di professionalità provenienti dalle imprese presenti sul territorio;Creare un Centro di Bilancio delle Competenze e Orientamento professionale e formativo;

-Organizzare corsi di formazione specifici, borse di lavoro e tirocini finanziati dal Comune per favorire le attività economiche del territorio;

-Destinare tutte le risorse finanziarie disponibili (europee, statali, regionali, comunali, contributi e sovvenzioni di aziende pubbliche e private) all’ emergenza lavoro e al sostegno delle famiglie sarnesi in grave difficoltà economica, a partire dai giovani e dalle fasce di reddito più basse;

-Verificare lo stato di attuazione del PIP e il rispetto dei programmi occupazionali assunti dalle imprese assegnatarie;Verificare lo stato di attuazione delle opere pubbliche progettate e finanziate;

-Verificare, di concerto con le associazioni di categoria, le criticità connesse al mancato decollo della rete del commercio locale;

-Sburocratizzare, incentivare e sostenere le iniziative imprenditoriali;Valorizzare la vocazione agricola del territorio della nostra Città;

-Incentivare l’imprenditorialità (partendo dai 18 e fino ai 45 anni) attraverso una fiscalità di vantaggio (esenzione o riduzione della TARSU e di altri tributi), nonché favorendo ed accompagnando lo start up delle aziende, cofinanziandone i costi;

-Creare delle “Garanzie per i giovani” (Youth Guarantee), che consentano ai giovani disoccupati sarnesi, al di sotto dei 25 anni, di ricevere entro 6 mesi dalla fine degli studi o dall’ ultimo impiego un’ offerta di lavoro, di apprendistato o di tirocinio o la possibilità di proseguire gli studi;

-Creare un fondo pubblico – privato per erogare finanziamenti (mini-credito) a tassi BCE ai giovani sarnesi di età non superiore a 30 anni (professionisti, imprenditori, commercianti, artigiani) che vogliano avviare un’ attività lavorativa;

-Istituire la “Young Card”, quale tessera gratuita e personalizzata, riservata ai giovani dai 13 ai 29 anni residenti nel territorio del Comune di Sarno, che dà diritto a sconti su corsi e servizi comunali e sugli acquisti presso gli esercizi commerciali locali;

-Affidare la gestione del Centro sociale, degli impianti sportivi a cooperative di tipo B di giovani sarnesi.

PUNTO 10

FORMAZIONE, POLITICHE GIOVANILI

E DEL LAVORO

 

 

Il valore della cultura e del nostro patrimonio artistico sono da considerare come “prodotto” che può avere una valenza economica in funzione del turismo, ma anche come fattore di crescita sociale collettiva. Per tale motivo è necessario attuare delle politiche che favoriscano:

 

-La ristrutturazione e riqualificazione degli edifici scolastici esistenti, affinchè Sarno possa tornare ad essere il centro culturale di riferimento per i paesi limitrofi;

-La creazione dei servizi di Asilo/nido, micronidi, nidi domiciliari e mensa scolastica comunale, data l’importanza, per chi lavora o chi è in cerca di occupazione, di usufruire di un tale servizio a prezzi economicamente più vantaggiosi e sostenibili;

-L’ampliamento ed il miglioramento della proposta culturale con un calendario di eventi rivolto a tutte le fasce d’età;

-La candidatura di Sarno ad ospitare almeno un appuntamento culturale di respiro nazionale, capace di accogliere innovazione artistica e interculturale (rassegne, festival e premi culturali);

-La promozione di manifestazioni dedicate all’intercultura, per consentire l’incontro tra mondi diversi il cibo, la musica, il dialogo, il gioco.

 

Inoltre, bisogna:

 

-Rendere funzionale e operativo il Teatro comunale “Luigi De Lise” in piazza Cinque Maggio prevedendo che lo stesso diventi il luogo privilegiato di incontro e di rappresentazione delle migliori esperienze teatrali, cinematografiche e artistiche del territorio;

-Riqualificare la biblioteca comunale e l’archivio storico che dovranno essere allocati nel Palazzo di “Villa Del Balzo”, istituendo nello stesso anche il Museo Civico cittadino, nonché rivalorizzare ancora di più il Museo Archeologico Nazionale della Valle del Sarno, già funzionante e nello storico Palazzo Capua;

-Creare il Parco Archeologico a Foce;

-Valorizzare il Borgo medioevale di San Matteo, il Castello, le Chiese ed il percorso fluviale del Sarno;

-Favorire la costituzione del polo sportivo comunale (stadio comunale – campi da tennis – piscine – palazzetto dello sport – auditorium);

-Ultimare i lavori di realizzazione della piscina comunale (contributi in conto interessi e tassi ridotti per l’ impiantistica sportiva e culturale). 

PUNTO 11

ISTRUZIONE CULTURA

E SPORT

 

 

L’Amministrazione Comunale deve organizzare una serie di servizi che garantiscano a tutti il diritto ad una vita dignitosa e conforme alle proprie aspettative attraverso:

 

-Rideterminazione dell’ Ambito Territoriale del Piano di Zona dei Servizi Sociali, prevedendo che lo stesso, con Sarno Comune capofila, coincida con i Comuni del Distretto Sociosanitario n.62;La creazione di un sistema di rete che poggi su politiche e servizi legati al welfare (piani di zona, ASL,altri soggetti del terzo settore, etc);

-L’istituzione di segretariati sociali in ogni centro di quartiere e della banca del tempo;

-La creazione di una rete di assistenza domiciliare;

-Lo sviluppo di “condomini solidali” nell’assistenza di anziani, attivando una rete di collaborazione con le associazione di volontariato;

-L’istituzione del “Reddito di cittadinanza” da erogare ai disoccupati, inoccupati, precariamente occupati, neolaureati;

-L’istituzione di politiche di integrazione culturale;La creazione di un “Punto Prefettura” e centri di ricerca di lavoro che siano specifici per gli immigrati;

-Il sostegno alle iniziative delle parrocchie e delle associazioni locali tese a favorire l’integrazione degli immigrati e la coesione pacifica delle diverse religioni;

-L’istituzione del registro delle unioni civili;

-La realizzazione di ricerche sociali che analizzino i fabbisogni della collettività.

PUNTO 12

POLITICHE SOCIALI E DI INTEGRAZIONE

 

 

Per elaborare delle buone politiche a favore dei diversamente abili, bisogna avere basi solide di conoscenza, coordinamento e consultazioni adeguate, nonché avere a disposizione dati statistici e demografici affidabili da cui partire. Nello specifico:

 

-Avere a disposizione dei dati informativi, attraverso il censimento, che rilevino: lo stato di salute, il grado di protezione sociale, la salute e la sicurezza sul lavoro, l’occupazione e l’istruzione selle persone diversamente abili;

-Creare un programma di sorveglianza sanitaria, per capire i tipi ed i livelli di gravità delle disabilità;

-Attivare lo Sportello H (ossia informa handicap), con personale specializzato, presso cui si potranno espletare tutte le pratiche burocratiche, da quelle più semplici (es. documento di riconoscimento, stato di famiglia, certificato di residenza, ecc ecc.), a quelle più complesse riguardanti il disbrigo di pratiche sanitarie, scolastiche, lavorative e di assistenza e protezione sociale;

-Attivare uno sportello telematico che sia gestito direttamente da persone disabili, in quanto queste ultime, data la loro esperienza di vita, riescono ad individuare più rapidamente le politiche e le procedure che risultano essere ostacolo alla loro accessibilità, riuscendo a proporre anche numerose soluzioni per rimuoverle;

-Offrire assistenza scolastica, con personale specializzato:

 

A)per le funzioni amministrative riguardanti i servizi e le attività destinate a facilitare (mediante erogazioni e provvidenze in denaro o servizi individuali e collettivi,a favore degli alunni di scuole pubbliche o private) l’assolvimento dell’obbligo scolastico e per gli studenti meritevoli che intendono proseguire gli studi;

B)attraverso interventi di tipo medico – psichici, a favore di minorati psico – fisici;

C)attraverso l’erogazione gratuita dei libri di testo agli alunni delle scuole elementari;prevedendo incontri mensili tra Ente, familiari e dirigenti scolastici per confrontarsi su programmi ed idee al riguardo.

D)Abbattimento delle barriere architettoniche, in base alla legge 13/89, che stabilisce termini e modalità in cui deve essere garantita l’accessibilità ai vari ambienti e, soprattutto, nei luoghi pubblici.

PUNTO 13

POLITICHE PER LA DISABILITA'

 

 

La qualità della vita è un valore relativo, in quanto una molteplicità di fattori concorrono a determinarla, ma è certo che viene notevolmente pregiudicata se è posta in pericolo la sicurezza personale e/o dei propri beni. La sicurezza è un bene primario, verso il quale la pubblica amministrazione deve porre in essere ogni utile e possibile iniziativa tesa alla sua salvaguardia, tanto più se si considera che negli ultimi anni la nostra Città ha subito danni enormi da furti e rapine, ma ancora più grande è stato il danno psicologico che hanno avuto, direttamente e anche di riflesso, i cittadini.Per invertire questa tendenza, è necessario:

 

-Creare uno specifico Assessorato alla sicurezza che avrà il compito di promuovere, per “Sarno Città sicura”, tutte le azioni e sinergie operative ritenute necessarie per adeguare costantemente l’opera di prevenzione della criminalità.Ammodernare e potenziare il Corpo dei VV. UU.

 

Bisogna realizzare, inoltre, un sistema di mobilità sostenibile per migliorare e tutelare l’ambiente e la viabilità attraverso:

 

-Il potenziamento del trasporto pubblico aumentando il numero delle corse ed allargando la fascia oraria di copertura;

-La creazione di piste ciclabili al centro e nelle periferie della città;La promozione ed il sostegno a tutte le iniziative che mirano ad a mantenere in vita la Circumvesuviana.

PUNTO 14

SARNO CITTA’ SICURA:

POLITICHE PER LA SICUREZZA E LA MOBILITA’ SOSTENIBILE

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